#2 LE COSE

IL PANETTONE GALUP


Pinerolo diede i natali al Panettone Galup: un nuovo panettone che si differenzia dal suo fratello lombardo grazie alla con la glassa di nocciole che ricopre il tutto il dolce. 
Nel tempo, l’industria è cresciuta, ha acquisito una dimensione commerciale nazionale e internazionale. 
L'intuizione della nuova ricetta è di Pietro Ferrua, langarolo di nascita, pinerolese d’adozione.

Panettoni Galup
Il Panettone Galup ha fatto il giro del mondo e questa azienda è diventata un’eccellenza italiana riconosciuta. Nonostante la grandezza dell'azienda ed i chilometri percorsi dai prodotti esportati all'estero, le strade importanti della Galup restano ancora oggi quelle di Pinerolo: via del Duomo e via del Pino, dove Ferrua e sua moglie Regina rilevarono un vecchio forno in mattoni rossi per trasformarlo giorno dopo giorno nella pasticceria più amata in paese. 




L'azienda Galup




LA COCCARDA

La città di Pinerolo è la culla della cavalleria e dell'equitazione. 
Fin dalla metà del XVI secolo, l’arte equestre ha avuto in Italia illustri e famosi maestri, chiare dottrine ed importanti scuole. Tra la fine dell’Ottocento ed i primi del Novecento si sono innestati insegnamenti francesi, germanici ed anglosassoni, seguiti e ripresi fino a quando, sul finire del secolo XIX, a Pinerolo, per merito del capitano di cavalleria Federigo Caprillisi afferma una dottrina italiana, riconosciuta come sistema di equitazione, detta naturale, perché segue l'istinto naturale del quadrupede. 
Coccarda vinta dal cavallo durante un concorso ippico

"Montare a cavallo significa dominare la volontà di un altro essere che, per mole e forza, è senz’altro molto superiore all’uomo. Bisogna sapergli imporre la propria volontà per farlo muovere alla velocità e nella direzione volute e per fargli superare gli ostacoli prescelti dall’uomo, per portarlo, in ultima sintesi, contro il nemico, affrontarlo e batterlo."


La dottrina destinata a rivoluzionare il modo di cavalcare, si diffonde ovunque attraverso la Scuola di Cavalleria, attirando a Pinerolo cavalieri degli eserciti di tutto il mondo.
A metà Ottocento una serie di motivi inducono ad individuare nella cittadina piemontese il luogo ideale per trasferire da Venaria Reale, la Regia Scuola Militare di Equitazione.
Dal 1848 al 1943 la Scuola di Cavalleria si insedia presso un edificio voluto dal Comune per ospitare guarnigioni militari. Successivamente nel 1910 viene costruita la Cavallerizza di Pinerolo, allora più grande d’Europa, intitolata al grande maestro Federigo Caprilli, ancora oggi attiva nel centro della città.



La Cavalleria


LA MASCHERA


Maschera di ferro indossata dal prigioniero
La Maschera di Ferro fu un individuo la cui identità non è mai stata realmente accertata e del quale vi sono notizie storiche che dicono che fosse un prigioniero durante il regno di Luigi XIV di Francia con l'accusa di complotto contro la sicurezza dello Stato. Fra gli autori che si interessarono al suo caso vi fu Voltaire che, imprigionato nel 1717 per breve tempo alla Bastiglia a Parigi, venne a sapere da alcune guardie che alcuni anni prima vi era detenuto uno strano personaggio, detto "La Maschera di Ferro" poiché portava sempre sul volto una maschera di velluto nero, assicurata da cinghie metalliche, che ne rendeva invisibili le fattezze. 
La moderna storiografia lo identifica come un ministro del Duca di Mantova, di nome Mattioli, scortato da D'Artagnan e dai suoi moschettieri il 24 agosto 1669 alla prigione della Cittadella di Pinerolo dove rimase per dodici anni prima di essere trasferito ad Exilles.Ad anni alterni ad ottobre, a Pinerolo, si svolge la rievocazione storica della Maschera di Ferro, una delle maggiori e più importanti manifestazioni della città. 






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